sabato 20 giugno 2009

I media: armi di distrazione di massa

Da qualche tempo gira in rete una vignetta che narra l’involuzione dell’uomo: dal primate fino all’homo sapiens, aggiungendo dopo di questo un uomo che si ingobbisce e si siede davanti alla tv. È davvero questo il futuro che ci attende? Una totale dipendenza dai mass media?
L’intento dei mezzi di comunicazione di massa è nella loro definizione: passare un messaggio, lo stesso, ad un pubblico il più grande possibile, alla massa appunto. Di questa categoria fanno parte la televisione, la stampa, Internet e, in misura minore, la radio e il cinema. Ognuno di questi mezzi contribuisce spesso a creare un pensiero unico, una superficialità dilagante, un passivo accettare ciò che ci viene detto e pensarlo come verità assoluta.
Chi amplifica questo fenomeno è sicuramente la tv che, con messaggi veloci e comprensibili a tutti, impone dei modelli di pensiero ai passivi utenti che, come succede con la stampa, non hanno la possibilità di replicare esponendo la propria opinione e quindi sono solo costretti a recepire il messaggio e darlo per vero. Questo non accade però con la Rete che, essendo una comunità, concede lo stesso spazio a chiunque abbia idee, opinioni, notizie da condividere, con la facoltà per il destinatario di obiettare. In Internet prevalgono, però, messaggi veloci che devono interessare nell’immediato e ciò impedisce l’approfondimento di una determinata questione. In Rete vi è inoltre la presenza di social network e chat, tutte tecnologie che, insieme ai cellulari, sono create e sviluppate per incentivare la diretta e continuata comunicazione tra le persone che, formando gruppi e comunità talvolta globali, impongono dei paletti all’avere un’opinione libera, senza condizionamenti, che va ad influire sui gusti musicali, sul modo di vestirsi, sul modo di rapportarsi con gli altri, arginando la creazione di una propria personalità contraddistinta. Infatti la bassezza dei temi affrontati da tv e giornali si riflette sulla società, sulla capacità di ragionamento e di pensiero lineare di ogni singolo individuo, portando ad un insieme di persone anonime, svuotate di argomenti.