martedì 7 ottobre 2008

Studenti italiani: tutti all'ultimo banco?

Pubblico un articolo che ho scritto per la scuola.

Si parlava di migliaia di bocciature in più, con percentuali astronomiche, invece la riforma Fioroni ha variato di ben poco il numero dei ripetenti. Conclusa l'estate e gli esami di recupero si comincia a fare un bilancio di promossi e bocciati nelle scuole italiane.
Era la fine dello scorso anno quando l'allora ministro dell'istruzione Fioroni presentò alle camere la riforma della scuola, che prevedeva l'obbligo di recuperare i debiti formativi per accedere all'anno successivo. Molti studenti di tutta Italia insorsero contro la legge, temendo migliaia di bocciati in più. Ma ora siamo alla resa dei conti.
Nel 2007 i promossi erano l'85,8%, mentre quest'anno l'83,8, e i bocciati sono passati dal 14 al 16,2%.
Una buona parte dei rimandati, il 13,7%, ha avuto la buona notizia a giugno, non dovendo perciò andare a scuola in estate per i corsi di recupero, mentre il 6% non ha superato l'esame di riparazione, svolto nell'82% delle scuole tra fine agosto e inizio settembre e nel 18% dei casi nel mese di luglio.
Ma una distinzione va fatta tra i vari tipi di scuola: infatti negli istituti tecnici non hanno passato l'anno il 7,6% degli alunni, nell'istruzione artistica il 6,7 e nei licei classici, scientifici e socio-psico-pedagogici il 5.
La situazione è peggiore fra i cosiddetti “primini” che, se nel 2007 il 18,7% di loro veniva bocciato, oggi la percentuale è salita al 21,8.
Considerando perciò una classe di 25 alunni, si è passati da 3,5 a 4 studenti bocciati, il che non è affatto preoccupante in termini di variazione, ma lo è nel numero.