venerdì 4 luglio 2008

La vera casa della libertà

“Freedom House”, dall’inglese “casa della libertà”, non è solo il nome alquanto paradossale della coalizione di centro-destra fino a qualche mese fa, ma è anche un organismo internazionale che si occupa di “promuovere nel mondo la democrazia liberale” (da Wikipedia). Questo istituto è però più conosciuto per i suoi rapporti annuali sul livello di libertà di stampa dei vari paesi del mondo, che sono spesso citati dai media (non quelli italiani naturalmente). Infatti l’Italia non è e non è mai stata in un’ottima posizione, rispetto agli altri paesi occidentali, soprattutto negli anni che al governo c’era Berlusconi. Ecco le posizioni che ha avuto l’Italia dal 2004 (anno di inizio, da parte di Freedom House, dello stilare una vera e propria classifica) al 2007:

2004: posizione 74, parzialmente libero, governo Berlusconi
2005: posizione 77, parzialmente libero, governo Berlusconi
2006: posizione 79, parzialmente libero, governo Berlusconi, Prodi
2007: posizione 61, libero, governo Prodi

Inutile spiegare la tabella. Si vede chiaramente che, negli anni del governo Berlusconi, l’Italia scende di quasi 20 posizioni, fino al 79° posto. Sopra di noi Sud Africa, Israele, Sud Corea, Bulgaria, Mongolia… Questo dimostra chiaramente la situazione disastrosa del nostro paese, dove la libertà di stampa è quasi del tutto assente. Sarà colpa delle televisioni nazionali, che sono tutte controllate, direttamente o indirettamente, dallo stesso individuo, che è anche presidente del consiglio; sarà colpa della rete, che è diffusa in bassa scala nel nostro paese, rispetto agli altri del nord del mondo; sarà colpa della completamente inesistenza della meritocrazia; sta di fatto che questa è la situazione e l’unico modo per venirne fuori è combattere questa disinformazione dei giornali e dei telegiornali di regime, promuovendo la libertà di espressione, prevista dall’articolo 21 della nostra Costituzione.