martedì 7 febbraio 2017

Il discorso di David Harbour sulla recitazione e l'empatia


Arrivo un po' in ritardo, ma voglio proprio postare la trascrizione e la traduzione (mia) del bellissimo discorso di David Harbour alla cerimonia di premiazione dei SAG Awards, un premio degli attori per gli attori. Harbour interpreta nella serie Stranger Things di Netflix il ruolo del poliziotto tutto d'un pezzo che si batte contro i mostri di un universo parallelo e contro chi cerca di mettere tutto sotto silenzio. Ok, detto così sembra un prodotto trash ma vi assicuro che è una serie che merita di essere vista. Durante la premiazione, Harbour si mette dal nulla a pronunciare questo discorso molto appassionato sull'arte della recitazione e su come possa aiutare a sentirci tutti più vicini. Infine, si scaglia e ci invita a sollevarci contro i bulli e chi cerca di colpire i deboli e gli emarginati. È chiaro il riferimento al recente insediamento di Donald Trump e ai suoi primi atti da presidente, ma credo che siano parole che possa andare al di là della contingenza del momento.

Trascrizione:

«I would just like to say, in light of all that’s going on in the world today, it’s difficult to celebrate the already celebrated Stranger Things, but this award from you who take your craft seriously and earnestly believe, like me, that great acting can change the world is a call to arms from our fellow craftsmen and women to go deeper. And through our art to battle against fear, self-centeredness and exclusivity of our predominantly narcissistic culture and through our craft to cultivate a more empathetic and understanding society by revealing intimate truths that serve as a forceful reminder to folks that when they feel broken and afraid and tired they are not alone. We are united in that we are all human beings and we are all together on this horrible, painful, joyous, exciting and mysterious ride that is being alive.
Now, as we act in the continuing narrative of Stranger Things, we 1983 midwesterners will repel bullies. We will shelter freaks and outcasts, those who have no home. We will get past the lies. We will hunt monsters and when we are at a loss amidst the hypocrisy and the casual violence of certain individuals and institutions, we will, as per Chief Jim Hopper, punch some people in the face when they seek to destroy the weak and the disenfranchised and the marginalized. And we will do it all with soul, with heart, and with joy. We thank you for this responsibility. Thank you.»

Traduzione:

«Vorrei soltanto dire che, alla luce di tutto quello che sta succedendo nel mondo, è difficile celebrare il già celebrato Stranger Things, ma questo premio da chi prende il proprio mestiere seriamente e crede sinceramente, come me, che la grande recitazione può cambiare il mondo è una chiamata alle armi dai nostri colleghi a fare ancora di più. E attraverso la nostra arte batterci contro la paura, l'egocentrismo e l'esclusivismo della nostra cultura prevalentemente narcisistica e attraverso il nostro mestiere coltivare una società più empatica e comprensiva rivelando verità intime che servano da potente promemoria per coloro che si sentono abbattuti, impauriti e stanchi che non sono soli. Siamo uniti nell'essere tutti umani e siamo tutti insieme su questa orribile, dolorosa, gioiosa, emozionante e misteriosa corsa che è essere vivi.
Oggi, come facciamo nel racconto in corso di Stranger Things, noi gente del midwest del 1983 respingeremo i bulli. Proteggeremo i diversi e i reietti, chi non ha una casa. Supereremo le menzogne. Daremo la caccia ai mostri e quando ci sembrerà di perdere contro l'ipocrisia e la violenza gratuita di certi individui e organizzazioni, tireremo, come il poliziotto Jim Hopper, un pugno in volto a quelle persone che cercano di distruggere i deboli, gli esclusi e gli emarginati. E lo faremo tutti con l'anima, il cuore e gioia. Vi ringraziamo per questo onore. Grazie.»

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