Scrive Massimo Fini sul Fatto Quotidiano del 7 settembre:
«In Svizzera, nel giro di poche settimane, si sono suicidati due top manager: Pierre Wauthier, 53 anni, direttore finanziario di Zurich, colosso delle assicurazioni, e Carsten Schloter, 49 anni, leader di Swisscom Telecomunicazioni. Wauthier era pressato dal suo capo perché raggiungesse obiettivi sempre più alti, finché, non potendone più, si è tolto la vita. Ancora più indicativo il caso di Schloter che aveva scritto: "Non puoi stare connesso con il lavoro 24 ore su 24, non puoi cancellare la famiglia, non puoi scordarti i tuoi figli, non puoi scordarti la vita". L'attuale modello di sviluppo è riuscito nella mirabile impresa di far star male anche chi sta bene. Figuriamoci gli altri»
E ciò che è più tragico, ci ha tolto la capacità di pensare che un altro modello di sviluppo e un altro stile di vita sono possibili. Cosa ha impedito a Wauthier e Schloter di mollare il loro lavoro e cercare un altro modo di vivere? Semplicemente, l'ignorare che ce n'è un altro.
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