sabato 19 ottobre 2013

Se un giorno Berlusconi accoltellasse un passante

Riporto un estratto dell'intervento di Marco Travaglio alla manifestazione "Tutti in Piedi" del 17/06/2011 (guarda il video).
«Io immagino cosa succederebbe se un giorno (...) così, per sfizio, per vedere l'effetto che fa, [Berlusconi] accoltellerà un passante. Io immagino il momento in cui conficca il pugnale nella schiena del passante e passa di lì Ghedini e dice: "Beh, è chiaro, è un'arma giocattolo, lui è uno zuzzurellone!", poi passa Sallusti e dice: "Anche Kennedy accoltellava Marilyn Monroe, anche Vendola nelle spiagge dei nudisti ne accoltella uno dopo l'altro" e poi Ferrara: "Via, basta moralismi! Chi non ha mai accoltellato qualcuno per la strada?!" e infine Belpietro: "Cosa ci faceva quel passante con la schiena puntata contro il pugnale del presidente del consiglio?! E chi l'ha mandato?!"»
Questa storiella è chiaramente un parodosso ma aiuta a comprendere a quale livello parossistico sia arrivato il dibattito politico italiano. La logica è resa subalterna alla convenienza politica. La verità oggettiva non importa, conta solo avere la risposta pronta, surclassare l'avversario nella discussione. Chiediamoci cosa penserebbe di noi uno straniero che arrivasse oggi in Italia e vedesse uno a caso dei nostri talk show: ci prenderebbe per matti. E forse non avrebbe tutti i torti.

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