Vorrei aggiungere solo un’altra cosa al dibattito nel merito della riforma costituzione su cui voteremo domenica, in particolare sul bicameralismo perfetto. Ora, personalmente non ho preferenze a riguardo di un bicameralismo paritario piuttosto che differenziato, per me tutto dipende da come viene pensato e strutturato. Però, se proprio uno vuole risolvere il problema della navetta - o del ping pong, com’è chiamato ora - in un sistema come quello italiano attuale, sarebbe bastato guardare agli altri due piccoli esempi di bicamerismo perfetto nel mondo: gli Stati Uniti e l’Unione Europea. In entrambi i casi, le due camere (per quanto riguarda l’Ue, mi riferisco al Parlamento e al Consiglio, che possono tranquillamente venire considerati tali) devono approvare un testo nella medesima forma perché diventi legge. Per evitare di rimbalzarselo in continuazione, se il primo tentativo non va in porto, i rappresentanti delle due camere si siedono ad un tavolo e trovano una mediazione che possa andare bene a tutti. In Europa, si chiama “Comitato di Conciliazione”. A quanto pare, per risolvere i problemi del bicameralismo perfetto, non serviva creare una dozzina di nuovi procedimenti legislativi, con oscuri elenchi di competenze ed eccezioni. Ma si sa, noi italiani dobbiamo sempre complicarci la vita.
venerdì 2 dicembre 2016
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