La
società della crescita, per poter continuare ad esistere e a non
sprofondare sotto il peso delle sue stesse contraddizioni, necessita
di strumenti atti a mantenere in precario equilibrio il
sistema, in modo che la domanda possa sempre assorbire la crescente
offerta. Questi strumenti sono il credito facile e l'obsolescenza
precoce dei prodotti.
Inoltre,
si avvale di un marketing aggressivo e di una pubblicità martellante
per "colonizzare l'immaginario" e spingere le persone a
consumare sempre di più.
IL
CREDITO
Un
altro strumento che il sistema della crescita utilizza per spingerci
all'acquisto compulsivo è la possibilità di pagare l'oggetto del
nostro desiderio con soldi che ancora non abbiamo. Questo
strumento è il credito, che può presentarsi sotto diverse forme,
come prestito, mutuo, finanziamento, rateizzazione, ma la sostanza è
sempre la stessa: ci vengono anticipati dei soldi che dovremo
restituire in futuro maggiorati di una certa percentuale. Per poter
ottenere quella percentuale in più dovremo lavorare di più ed ecco
che comincia il circolo vizioso.
Ma il
credito si è rivelato un problema anche per lo stesso sistema della
crescita quando, nel 2007, negli Stati Uniti
è scoppiata la bolla dei mutui subprime, ovvero prestiti concessi a
persone che non avevano nessuna garanzia di restituirli. Il problema
è che questi crediti spazzatura sono stati scaricati sui piccoli
risparmiatori che hanno visto i loro soldi andare in fumo. È
iniziata quindi una delle peggiori crisi
economiche di tutti i
tempi.
Nonostante
i suoi rischi, lo strumento del credito, o meglio dell'indebitamento,
è stato, è e sarà sempre usato per un motivo: esso permette al
mercato di assorbire tutte le merci, alcune delle quali altrimenti
rimarrebbero invendute. Ovvero: se vi sono più soldi disponibili
(parte dei quali sono debiti, ma fa niente) è possibile sostenere la
domanda in modo tale che possa raggiungere il livello
dell'offerta. Perché? La produttività delle imprese aumenta
costantemente grazie all'innovazione tecnologica e alla
delocalizzazione in paesi dove il costo della manodopera è più
competitivo. Così l'occupazione diminuisce come i redditi di coloro
che dovrebbero acquistare le merci. Con cosa sopperiscono alla
diminuzione dello stipendio? Con il debito. Sempre più debito. Poi
però arriva il punto in cui questo non è più possibile e allora
inizia la crisi. È questo a cui stiamo assistendo oggi
nell'Eurozona.
L'OBSOLESCENZA
PROGRAMMATA
Non
solo il sistema ci spinge ad acquistare sempre più oggetti inutili,
ma ci convinve anche a sostiturli il prima possibile, perché la moda
è cambiata o, nel caso di giocattoli tecnologici come cellulari e
computer, la tecnologia è andata avanti e noi non possiamo
rimanere indietro. In più riparare un prodotto che si è guastato
oggi è sempre più difficile. Perché aggiustarli da sé non si può
fare a causa della complessità crescente degli oggetti e trovare dei
centri di riparazione è sempre più complicato. Talvolta capita
perfino che si spinga i consumatori a non riparare, ma a
ricomprare. È il caso per esempio della Apple, la cui policy
interna stabilisce che i riparatori autorizzati possano sostituire
solo pezzi integrali e non singole componenti. Può così accadere
che, se si rompe il cavetto interno di un computer, toccherebbe
sostituire l'intero pezzo, ad un costo maggiore ovviamente.
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